venerdì 15 gennaio 2010

DONNE




15 marzo 2010 E’ sempre più indispensabile al giorno d’oggi parlare di qualità della vita ed in particolare di qualità della vita dei cittadini, se riferito al recente dibattito a Civitanova sulle polveri sottili e sulla qualità dell’aria in centro città. La qualità della vita non può che essere il tema centrale su cui impostare qualsiasi politica sociale ed economica per ogni Amministratore pubblico, così come nei rapporti umani, nelle relazioni e anche nella vita lavorativa di chiunque.
Sulla qualità ho sempre pensato di dover puntare anche io nella mia professione di architetto cercando nella bioarchitettura e nell’urbanistica sostenibile una risposta ai problemi della progettazione nel mio campo professionale.
Insieme al Circolo cittadino di Legambiente, di cui faccio parte attivamente da alcuni anni, ho per gli stessi principi aderito favorevolmente al progetto “insieme per una vita migliore”; progetto finanziato dal Centro Servizi per il volontariato di Macerata e redatto insieme ad altre associazioni di volontariato civitanovesi che nello stesso nome rimanda alla necessità di porre al centro di riflessioni in ambito ambientale, medico, sociale ed etico l’importanza di un modello di vita basato sulla salute e sulla qualità della vita.
In tema di mobilità sostenibile sono stata promotrice e ideatrice del progetto di Legambiente di educazione ambientale recentemente avviato insieme alle scuole che invita ragazzi e famiglie a spostamenti all’interno del territorio comunale in modo più attento all’ambiente; attraverso i loro progetti e le loro idee messe a confronto in un “concorso grafico” sono stati premiate idee e soluzioni che gli stessi bambini hanno trovato per risolvere le criticità riscontrate all’interno dei quartieri in termini di mancanza di spazi verdi e di percorsi sicuri casa- scuola.
Mi è caro percio particolarmente il tema della mobilità sostenibile in una città dove merci e persone si muovono prevalentemente tramite mobilità privata con uno scarso ruolo dei mezzi pubblici e un trasporto urbano sottoutilizzato. Un tema, quello della mobilità cittadina, mai seriamente affrontato dalle Amministrazioni comunali che si sono succedete in questi anni, fatto di interventi discontinui e incerti che hanno via via privilegiato i luoghi dove parcheggi, viabilità e commercio sono stati prima studiati a tavolino e dove, con chiarezza e criteri condivisi, sono stati fatti progetti e realizzate idee.
Ben venga allora un consiglio comunale aperto: Purchè sia l’inizio di un tavolo di consultazione condiviso con tutte le forme di rappresentanza dei cittadini per sostenere e promuovere scelte concrete sul tema e per dare uno slancio e far fare un salto di qualità alla città, al suo centro storico e alle attività lavorative che negli anni con successo si sono li stabilizzate.
In linea con le scelte condivise da quasi tutte le città italiane la mia idea a proposito non può che essere favorevole pertanto alla eco - zona del centro ma a questa iniziativa deve corrispondere tuttavia, in primo luogo, uno studio concreto sulle modalità di accesso carrabile e pedonale agli ingressi di quest’area dai vari punti della città, l’incentivazione dei trasporti urbani e non ultima la parallela vivacizzazione delle attività comnmerciali dei luoghi centrali.
Sono necessari pertanto da un lato maggiori investimenti da parte dell’Ammnistrazione comunale per incentivare eventi e manifestioni a tema e dall’altra è necessario che tutta la categoria dei commercianti trovi nuove forme di animazione e di cooperazione seguendo l’esempio di altre città italiane come Siena, Montecatini e non ultimele vicine S.Benedetto e Ascoli Qui le attività si sono riunite in Consorzio e hanno chiesto e ottenuto finanziamenti regionali per realizzare nei rispettivi centri storici quello che viene chiamato “centro commerciale naturale” e per far fronte così non solo alla concorrenza dei centri commerciali esterni ma anche alla odierna crisi finanziaria con attività alternative e interessanti.
Sono da poco diventata mamma per la seconda volta e il mio pensiero è naturalmente rivolto al futuro, alla salute dei miei figli e a quella di tutti i figli di Civitanova. Mi è allo stesso modo a cuore questa città e la vivacità dei luoghi centrali che ne hanno fatto la sua storia; pertanto nella consapevolezza che la grande sfida della città moderna sarà la gestione della mobilità e dei suoi consumi energetici sono nella speranza e tifo per la scelta definitiva e consapevole da parte dell’ l’Amministrazione comunale la strada della sostenibilià ambientale nella consapevolezza che sia l’unica strada percorribile per uno sviluppo aconomico culturale e sociale della città.

M. G.

Civitanova Marche 09.03.2010 FINALMENTE UNA ESPERIENZA DI AMMINISTRAZIONE PARTECIPATA: IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO
E’ difficile riuscire a descrivere una sala piena di cittadini e un consiglio tematico sull’inquinamento dell’aria, senza incorrere in omissioni o particolarismi. Noi dell’associazione consumatori e utenti siamo intervenuti per dare alcuni dati sulle polveri sottili provocate dal traffico urbano, dalle emissioni dell’industria e da ogni prodotto dei processi di combustione. Mentre parlavo degli 8000 morti l’anno (fonte OMS) e dei bambini con diversi tipi di malattie dovute alle polveri e alla loro esposizione, avevo nitida in mente l’immagine delle mamme antismog che fanno la gimkana tra le auto parcheggiate e quelle in movimento, o dei ciclisti che passano sui marciapiedi del corso, come se fossero piste ciclabili.
Gli intervenuti, compresi i commercianti, concordano con l’ecozona se inserita in un progetto complessivo di inteventi multifattoriali e pluriformi:
piste ciclabili di servizio, miglioramento del trasporto pubblico, corsie preferenziali, stop alla cementificazione selvaggia, stop ai centri commerciali, parcheggi a ridosso del centro o fuori della città come parcheggi di scambio.
Interessante, tra le proposte, è la rivoluzione culturale dei cittadini che dovrebbero raggiungere la consapevolezza di lasciare l’auto a casa a beneficio del portafoglio e dell’aria, consapevolezza da raggiungere con l’aiuto di percorsi pedonali sicuri per i bambini; e perché no ottenendo il 95% di raccolta differenziata per eliminare quanto prima gli inceneritori e le discariche. Spiegando a tutti che le polveri non spariscono nel nulla ma vengono assimilate nell’organismo umano (inoltre passano attraverso il cordone ombelicale delle mamme al feto), sono causa di malattie bronchiali, cardiovascolari, allergie e neoplasie tumorali.
Soltanto lo sviluppo sostenibile assicura la salute e l’economia anche del terzo settore (i commercianti). La vera rivoluzione culturale è mettere l’uomo al centro delle politiche e non viceversa.
Il 18 Marzo, in regione ci sarà la riunione dei sindaci per armonizzare le scelte in merito alla diminuzione dell’inquinamento (ad es. il monitoraggio delle pm 2,5 in Italia non viene effettuato nonostante la direttiva europea e non esiste un piano energetico), successivamente il sindaco avvierà un tavolo di confronto e condivisione con le associazioni, nei comitati di quartiere e, speriamo, con tutte le categorie di Cittadini per migliorare gli interventi che dovranno rispondere all’emergenza e, successivamente, alla stabilizzazione della normalità. Noi ci saremo e chiederemo ai nostri amministratori i piani del traffico, quelli acustici, quello dell’acqua, di gestione dei rifiuti e della gestione dell’energia per valutare sulle certezze e non sui discorsi (pur sempre utili) la qualità, l’efficienza e l’efficacia delle azioni di governo che rispondono alla maggioranza e alla minoranza secondo un sistema democratico di pesi e di contrappesi. NON VORREMO CHE DOPO IL CONSIGLIO, AD ELEZIONI TERMINATE, TUTTO DECADA NEL DIMENTICATOIO, ANZI, SARA’ DOVERE DELL’OPINIONE PUBBLICA VIGILARE E CON ESSA VIGILERANNO ANCHE LE ASSOCIAZIONI.


di Tiziana Streppa

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